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Cosa mangiare per aiutare il nostro cervello a vivere in salute?

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Con la sempre più imminente presente stagione estiva, in studio ho il piacere di incontrare soggetti che hanno come unico scopo quello di mangiare in una certa maniera perchè hanno voglia di migliorare la propria estetica, da sfoggiare poi magari in spiaggia o in piscina.

L'alimentazione, oltre ad avere un ruolo fondamentale nel modificare il nostro aspetto esteriore, ha un ruolo di primaria importanza nella salute del nostro cervello.

Ebbene si, quell'organo fondamentale che tutti dobbiamo usare e di cui dobbiamo tenere grande cura.

 

Ormai è assodato che alcune sostanze, come droghe, alcol e fumo, fanno sicuramente male al cervello, e numerose ricerche hanno confermato quello che il comune buon senso già da tempo affermava. Ci sono invece alimenti in grado di migliorare, o comunque mantenere sani, i cento e più miliardi di neuroni e i loro quasi infiniti collegamenti?

La risposta è si ed è stata confermata da numerosi studi e ricerche.

Fra gli alimenti top da questo punto di vista, al primo posto abbiamo sicuramente gli omega-3. Si tratta di acidi grassi polinsaturi che si trovano soprattutto in certi pesci, come i salmoni, e sono un mattoncino fondamentale nella costruzione delle membrane nervose e di molti processi cerebrali.
Studi sui ratti hanno ad esempio di mostrato che una dieta carente di omega-3 porta a deficit più o meno gravi nell'apprendimento e nella memoria. Recenti studi condotti in Gran Bretagna, in Australia e in Indonesia su bambini in età scolare che hanno seguito diete ricche di omega-3 sembrano indicare effetti positivi sull'apprendimento.

Altre ricerche sono giunte a conclusioni davvero sorprendenti sulle diete ricche di omega-3. Confrontando popolazioni, come quelle di alcune isole del Giappone, la cui dieta è tradizionalmente ricca di questi acidi grassi (cioè pesce) con altre, per esempio di Germania e USA, che hanno tradizionalmente diete povere di tali elementi, si è visto che se aumenta il consumo di pesce (fino a 80 chili all'anno per i giapponesi) diminuisce l'incidenza delle malattie mentali, come la depressione, rispetto a chi ne consuma meno (meno di 10 chili di pesce l'anno per Germania e USA). Ovviamente potrebbero essere in gioco altri fattori, anche culturali e sociali oltre che genetici.

Al secondo posto  della hit parade dei cibi buoni per il cervello troviamo gli antiossidanti. I nomi scientifici non ci dicono molto, "flavonoli", "acido folico", "acido alfa lipoico", vitamine B, E, K, "licopene", ecc..., ma queste sostanze si trovano nelle verdure e nei legumi (come broccoli, spinaci, asparagi, pomodori, fagioli, lenticchie), nei cereali integrali, oppure nella frutta (arance, noci, nocciole, mandorle, mirtilli, ribes nero, fragole) e persino nel cacao, cioè nella cioccolata. La loro azione è soprattutto quella di ridurre i famosi "radicali liberi" cioè le scorie che si producono nel metabolismo cerebrale e che possono danneggiare le strutture cellulari. E poichè il cervello, come sappiamo, è un grande consumatore di energia, è anche un grande produttore di radicali liberi, che le sostanze antiossidanti aiutano a neutralizzare. 

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