Cibi e depressione. Quali ci possono aiutare a prevenire tale disturbo?

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Seguire una dieta ricca e varia e a basso contenuto di prodotti a base di carne lavorata e trasformata, può aiutarci a prevenire la depressione... almeno questo è quello che uno studio in particolare ci suggerisce. 

La Dott.ssa Almudena Sanchez-Villegas, dell'Università di Las Palmas, Spagna, ci suggerisce che per ridurre il rischio di depressione, "la gente può mangiare tutto, ma tutto in moderazione", a patto che vengano mangiate moltissime verdure, frutta, noci, pesce e vengano evitati fast food e carni lavorate.

 

All'inizio dello studio, i ricercatori hanno chiesto a 15.000 laureati spagnoli, che non hanno mai sofferto di depressione, cosa mangiassero normalmente.
Poi, dopo 10 anni, li è stata riproposta la stessa domanda.

I ricercatori hanno potuto constatare come, la maggior parte dei partecipanti, in piena autonomia, abbia seguito tre tipologie di approcci nutrizionali corretti, molto simili alla Dieta Mediterranea.

Dei 15.000 iniziali, 1550 hanno riportato casi di depressione o hanno ammesso l'utilizzo di farmaci antidepressivi.
E' stato evidenziato come questi soggetti, al contrario degli altri, hanno seguito approcci nutrizionali differenti che, spesso, prevedevano un largo utilizzo di junk food o prodotti di origine animale lavorati.

E' stato evidenziato come le persone che seguivano un regime alimentare Mediterraneo in maniera completa o quasi completa, presentavano una diminuzione del 25/30% di rischio di comparsa di effetti legati alla depressione.

"Anche una moderata adesione a questi sani modelli alimentari è stata associata ad una importante riduzione del rischio di sviluppare la depressione", ha detto Sanchez-Villegas a Live Science.

Inoltre, i ricercatori non hanno visto alcun vantaggio maggiore, per ridurre il rischio di depressione, nei partecipanti che hanno seguito le diete in maniera rigorosa rispetto a quelli che hanno avuto un approccio Mediterraneo più permissivo.

I ricercatori, al momento, non hanno capito con certezza quale possa essere il legame fra questi schemi dietetici e il rischio di depressione della gente. Tuttavia, una possibilità potrebbe essere che le persone che seguono questi schemi possano avere un rischio minore di depressione perché risultano avere livelli adeguati di alcuni micronutrienti, come le vitamine B, i folati o lo zinco, tutti essenziali per la salute del cervello.

Al contrario, le persone che non seguono questi modelli e che utilizzano in maniera massiccia carni trasformate e lavorate possono avere un rischio maggiore di depressione a causa dei loro deficit nutrizionali perchè questi alimenti, a causa del processo di trasformazione che hanno subito, perdono molti micronutrienti che, invece, sono presenti nell'alimento originale.

Fra gli alimenti che non devono mancare mai nella nostra dieta, ci vengono suggeriti le verdure a foglia verde, ricche di antiossidanti e vitamina E, i frutti di bosco, ricchi di antocianine e antiossidanti, utilizzati moltissimo nelle diete anti-aging, pesce e vino, con i primi ricchi di omega 3 e il secondo (massimo due bicchieri al giorno) ricco di sostanze utili alla salute del nostro sistema cardiovascolare.

 

* Mediterranean Diet and Depression - Sanchez Villegas et al., Public Health Nutrition, 2009.

 

 

 

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