Nutrizione e Igiene Orale... ma, soprattutto, Omega 3

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Come ormai avete potuto notare, spesso mi focalizzo sull’utilità di una corretta alimentazione, una corretta nutrizione ed una precisa integrazione per la prevenzione di alcune patologie o il controllo di alcuni fattori di rischio riguardanti la salute.

Spesso si parla di nutrizione associata a problematiche gastrointestinali, cardiovascolari, metaboliche e via discorrendo.

Difficilmente si parla di nutrizione legata a problemi odontoiatrici.

Le abitudini alimentari, così come influenzano la salute generale del nostro organismo, possono influenzare anche lo stato di salute della nostra bocca. Tutti sanno che un uso eccessivo di carboidrati semplici, associato ad una non puntuale igiene orale, può essere un fattore di rischio per la comparsa di carie e sviluppo di flora cariogena. Si sa anche, così come un recente studio ha mostrato, che bere un litro di bevande gassate al giorno può portare alla rimozione di un millimetro di smalto dentale nel giro di pochi anni.

Fra i vari alimenti che possono portare ad avere problemi in questa sede troviamo:

- frutti, succhi e polpe di frutta (con zuccheri aggiunti)

- bevande zuccherate acide e gassate

- confettura di frutta e gelatine varie

- caramelle e dolciumi

- cioccolato al latte e derivati

- alimenti confezionati

Quando parliamo di corretta alimentazione, nel rispetto dell’igiene orale, questa dovrebbe essere varia, regolare, povera in alimenti contenenti % di grassi saturi elevate, ricca di frutta e verdura, contenere una quantità di carboidrati integrali, carni magre e pesce adeguata, frutta secca e, soprattutto, acidi grassi omega 3.

 

Uno studio pubblicato nel 2010 su “Nutrition” ci spiega come l’incidenza della parodontite in coloro che hanno bassi livelli di DHA sia 1.5 volte più elevata rispetto a quanto riscontrabile in coloro che hanno quantità alte di questo tipo di omega 3. Il DHA, secondo questi scienziati, avrebbe un effetto protettivo ed antinfiammatorio sulle gengive. L’anno successivo, nel 2011, sempre lo stesso gruppo di studiosi, ha pubblicato un’analisi più ampia in cui l’attenzione si è spostata sulla comparsa di parodontite e rapporto omega6-omega3; un rapporto sbilanciato a favore dei primi è associato ad una maggiore frequenza di comparsa del problema (Prostaglandins, Leukotrienes and Essential Fatty Acids).

Gli omega 3, oltre ad un’azione antinfiammatoria, sembrano avere anche una funzione antibatterica. Gli esperti del Centro per la Ricerca sulla Salute orale del College of Dentistry dell’Università del Kentucky hanno pubblicato su “Molecular Oral Microbiology” uno studio dove si evince che DHA, ma anche EPA ed ALA (altri due tipi di omega 3), anche in dosi relativamente basse, hanno un’azione battericida nei confronti dei più comuni batteri nocivi che popolano la flora buccale.

Ancora… una ricerca condotta alla Harvard Medical School di Boston ci avverte che assunzioni moderate di EPA e DHA riducono la frequenza del disturbo di parodontite del 20%.  Questo studio ha visto la partecipazione di 9000 adulti americani tra il 1999 e il 2004.

Quindi, per una corretta igiene orale, ma soprattutto per una corretta prevenzione, sarebbe opportuno imparare ad usare con raziocinio questi importanti acidi grassi presenti soprattutto in pesce, alghe marine, frutta secca o sotto forma di integratori. 

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