Dott. Francesco Margheriti - Biologo Nutrizionista

  • Grassi: molta energia in poco volume

     

    I grassi, a parità di peso, hanno un potere calorico più che doppio rispetto ai carboidrati.

    Un grammo di carboidrati sviluppa circa 4 kcal, un grammo di grassi quasi 9.

    In più, i grassi, essendo altamente idrofobici, hanno la possibilità di essere accumulati, all'interno delle cellule, in volume ridotto.

    Nelle persone che ingrassano si possono raggiungere infatti chili e chili di grasso.

    I grassi alimentari esplicano diverse funzioni metaboliche, tuttavia quando sono bruciati hanno tutti il medesimo potere calorico.

    Tutte le cellule hanno una piccola scorta di grasso, costruita a partire dai grassi alimentari o ex novo dagli zuccheri.

    Queste riserve, però, soprattutto nel muscolo, vengono utilizzate molto raramente.

    Nell'organismo, invece, il tessuto adiposo è predisposto per l'accumulo di grasso e costituisce un deposito cui tutti gli altri organi attingono nei momenti di bisogno, come nel digiuno, o in condizioni di particolari esigenze, come nello sforzo muscolare prolungato.

     

    L'utilizzo dei grassi a fini energetici varia dalle condizioni di riposo (laddove contribuisce per il 15% circa), alle condizioni di sforzo intenso e prolungato.

    Si può dire che quanto più dura l'esercizio e più è intenso lo sforzo, tanto più vengono reclutati i grassi come fonte di energia.

    Nel frattempo, infatti, i carboidrati, che rimangono comunque il carburante preferito, cominciano a scarseggiare o a mancare del tutto, e allora il muscolo è obbligato a ricorrere ai grassi.

  • Perchè il grasso addominale è pericoloso?

     

    Il tessuto adiposo è da considerarsi come un organo di tipo endocrino e se non aiutato nelle sue funzioni fisiologiche può diventare pericoloso.

    Il grasso addominale, così come quello viscerale e quello sottocutaneo, produce citochine, molecole responsabili di infiammazioni locali prima e sistemiche dopo.

    L'accumulo di grasso addominale e viscerale provoca, inoltre, problemi a carico del sistema cardio-vascolare, portando il cuore a sforzarsi maggiormente per irrorare i nuovi centimetri di tessuto che si sono venuti a creare con l'accumulo dell'adipe.

    Il risultato è un incremento della pressione arteriosa e comparsa di possibili aritmie cardiache.

    Negli uomini può provocare anche una riduzione dei livelli di testosterone.

    Predispone al diabete mellito di tipo 2, si accompagna ad una riduzione di massa muscolare e crea le condizioni per la comparsa di steatosi epatica.

    Per accelerare il percorso di dimagrimento bisogna favorire la funzionalità del tessutto adiposo addominale.

    Se questo è infiammato, l'ossigeno si riduce, il tessuto connettivo si altera e perdere grasso diventa ancora più difficile.

    Occorre scegliere un'alimentazione che riduca il volume degli adipociti ma che favorisca anche l'attività antiinfiammatoria utile ad abbassare la concentrazione di citochine proinfiammatorie.

    Per concludere, di fondamentale importanza è aumentare il volume della massa magra con una sana attività fisica.

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